Two new Brontë-related books in the Italian market:
Nomi. Undici scritture al femminile
Nadia Fusini
Fanzelli Editore
Collana Virgola
2012
ISBN 9788860367631
Undici donne scrittrici, undici nomi, undici voci creatrici. Voci «materne» dunque, portatrici dell’energia di vita che ha generato le loro opere. Voci che Nadia Fusini ascolta in questo viaggio nella letteratura dell’ultimo secolo: ma la personalità, l’opera, la vita, l’arte di queste donne emerge non già da freddi racconti biografici, da distaccati resoconti della loro «fortuna» letteraria, quanto da un empatico confronto con le emozioni sottese alla loro scrittura. Non l’occhio ma la visione è al centro di questi ritratti, non la parola ma la lettura. E soprattutto è attivo l’ascolto, l’ascolto del «suono della vita». Eppure, non esiste una generica scrittura femminile, e nessuna esperienza autentica è «di genere». Perché dunque gli eroi che Nadia Fusini convoca in questo libro sono tutte donne? Perché – risponde – sono queste donne, con questi nomi e queste opere; creature singole, che contano ognuna per sé e che hanno dato prova di rara eccellenza nell’arte che hanno scelto. Se meritano un’attenzione speciale, non è solo perché più spesso degli eroi maschi le loro gesta sono state trascurate,ma perché nella cerimonia della loro scrittura rivelano e dimostrano come in essa si realizzi l’alchimia che trasforma ogni elemento – di genere, di storia, di classe, di tempo – in qualcosa di indipendente e di autonomo. E singolare. E miracoloso. Divenuto un piccolo classico della storiografia letteraria, letto e studiato da un paio di generazioni, Nomi è un libro «vivo» che, dalla sua prima pubblicazione nel 1986, ha conosciuto continui aggiornamenti e riedizioni. Oggi torna in libreria con l’aggiunta di un’altra piccola gemma: le vibranti pagine che Nadia Fusini ha dedicato ad Anna Maria Ortese.
Two of the eleven female writers are Charlotte and Emily Brontë.
Via
RAI Televideo.
And an e-book:
Rochester Blood. La sesta primogenita di Jane Eyre
Matilda Frank
Great Collection
The Viral Publisher Book-Boss Company
ISBN: 978-1909361065
L'autrice, Matilda Frank, ha lavorato a questa creazione per anni - fin quasi ad impazzirci su e costruirsi un mondo tutto suo, alla Jane Eyre, nel quale ha segretamente vissuto, come artista, e, prima di tutto, come donna innamorata dei sentimenti - e alla fine è giunta ad una spietata conclusione che lei stessa ha ammesso però con soddisfazione: scrivere una vera continuazione di un pilastro della letteratura inglese quale poteva essere appunto Jane Eyre di Charlotte Brontë sarebbe stato IMPOSSIBILE per chiunque nel ventunesimo secolo... Un azzardo! Ma rischiando davvero e puntando alto, certe volte, magari 1 su 1.000.000.000, si vince anche! Certi capolavori non si possono imitare, né si può immaginare di dare loro un nuovo inizio, un nuovo svolgimento, ed una nuova fine teatrale e ad effetto... Non importa quanto sei bravo con le parole... quanta creatività hai in testa... se sei un esordiente o uno che ha scritto centomila bestsellers... semplicemente, non lo si può fare!
Ma... nei miei sogni ad occhi aperti, confessa la Frank, capitava sempre di lasciarmi rapire dai soliti pensieri fantasiosi che mi si insinuavano in testa come una voce tentatrice capace di farmi impugnare la penna e scrivere anche contro il mio volere... Era il cuore a chiedermi di scrivere questa storia: l'ho capito solo quando sono riuscita a completarla (la mente è sempre stata solo una scusa per giustificare il fatto che io ci abbia provato e che abbia osato oltre i miei limiti!)... Un amore così grandioso, vero, sincero, forte come la roccia irlandese, e senza-tempo (come quello che il Signor Rochester custodiva nel suo cuore distrutto forse proprio da Jane, prima di tutto), non poteva non portarmi a fantasticare su cosa fosse accaduto "dopo"... Charlotte si era fermata lì - forse sapeva e aveva preferito tacere. Perché?! -, ma... dopo?! Cosa ne sarebbe stato degli eredi di Jane?! Quali nuovi misteri, amori, scandali e segreti avrebbe custodito il castello di Thornfield Hall?! E quali e quanti nuovi tormenti, animi mutevoli, sotterfugi, stadi della spietata disperazione, e desideri di vendetta avrebbe portato con sé il sangue maledetto dei Rochester?! E se il finale di Jane Eyre non fosse stato proprio quello che tutti conosciamo?! E se... solo uno degli eredi di Jane, fosse stato davvero un Rochester?!
La sesta primogenita di Jane Eyre è un thriller gotico e sensuale al contempo...
Ho cercato di non usare mai parole... ma, EMOZIONI, precisa l’autrice.
L'amore, però, è solo uno dei tanti misteri che ho scelto di disseppellire a Thornfield Hall... Io non la vedo come una continuazione di Jane Eyre (e non la vedrò mai in questo modo. Se affermassi il contrario sarei solo un'ipocrita), bensì come un labirinto di vite sballottate dalla Sorte e che si nutre di tutte le maledizioni, le confusioni, il fascino e i tormenti del sangue inquieto dei ROCHESTER.
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